Il contenuto della circolare n. è riservato.
Nella splendida cornice dell’aula outdoor John Keats della sede centrale, inaugurata per l’occasione, si è svolta oggi la 2° edizione del DEBATE DAY PAPARESCHI. La giornata è stata intensa e ricca di emozioni con gli studenti impegnati nel dibattere i temi proposti e cimentarsi con la logica dell’argomentazione e la chiarezza dell’esposizione.
La competizione, a eliminazione diretta, ha visto fronteggiarsi, nella prima parte, le quattro squadre partecipanti sul seguente tema preparato: “È giusto limitare la libertà di espressione nel web?”. Nel primo debate hanno gareggiato le squadre degli “Ivory Rocks” del 2BS (coach Ponzio) e i “Naf” del 2 ES (coach Belogi), nella seconda gara si sono sfidati la 3 AL (coach D’Alessandri) e la 3 AU (coach Matteini).
I vincitori della semifinale, ovvero le squadre del 2 BS e della 3 AL, hanno poi disputato la finale sulla seguente mozione impromptu “Questa assemblea ritiene che tutti gli studenti della scuola media superiore dovrebbero svolgere un monte ore obbligatorio al servizio della comunità scolastica” (comunicata un’ora prima della gara) .
In tutti i dibattiti l’assegnazione della posizione “PRO” o “CONTRO” è stata sorteggiata pochi minuti prima dell’inizio della gara.
Nella finale i giudici hanno decretato la vittoria dei ragazzi del 2BS (N. C., G. R., F. S., S.G.) cui è seguita la premiazione alla presenza della Dirigente, dello staff di Presidenza e della tifoseria delle classi delle squadre in gioco.
Tutti i Debaters hanno dato prova di impegno e competenza, mostrando come la pratica del Debate sia un’attività trasversale, che armonizza le conoscenze e raffina le capacità.
Un ringraziamento particolare per l’iniziativa proposta va alla prof.ssa Antonella D’Alessandri, referente del progetto per l’Istituto, alle professoresse Carvisiglia e Favara, nella veste di giudici imparziali e rigorosi, ai coach delle squadre e soprattutto alla Dirigente e al suo staff che hanno regalato al nostro Istituto e agli studenti una giornata di crescita a ulteriore conferma della validità pedagogica di questa metodologia, che, attraverso il divertimento, insegna i valori del saper argomentare la propria posizione e confutare gli avversari stimolando l’ascolto attivo e il rispetto di ogni posizione.
0